Nell’ambito del Progetto d’Istituto «Sulle tracce della contemporaneità. Il presente della Grande Guerra» , il critico letterario Andrea Cortellessa ha tenuto una conferenza venerdì 6 febbraio 2015 nell’Aula magna del liceo.
In questa intervista scritta, la studentessa Manuela Crivella intervista un giovane ungherese sulla memoria e le conseguenze della Prima guerra mondiale in Ungheria.
Nell’ambito del Progetto d’Istituto «Sulle tracce della contemporaneità. Il presente della Grande Guerra» e del tema di Scienze umane per l’anno 2014-2015, «Democrazia», lo storico Emilio Gentile ha tenuto una conferenza venerdì 3 ottobre 2014 nell’Aula magna del liceo.
Bibliografia generale delle opere utilizzate come fonti per gli approfondimenti tematici sulla Grande Guerra.
L'entrata in guerra degli Stati Uniti nel 1917 segna un evento capitale non solo per le sorti della guerra, ma per tutto il XX secolo. Una nuova potenza, per la prima volta extraeuropea, avrebbe infatti dettato i destini del mondo, una volta raggiunta la pace.
La Prima guerra mondiale fu una guerra totale combattuta sui diversi fronti che coinvolse anche le donne, per lo meno indirettamente: non possiamo non ricordare l’esperienza delle operaie nelle fabbriche di munizioni britanniche, vere e proprie Tommy’s sisters. Nasce così una storia tutta “al femminile”.
La Grande Guerra segnò un punto di svolta nelle violenze inferte alle popolazioni civili. Con il conflitto nacque e ottenne uno statuto internazionale la figura del rifugiato. Alla fine del conflitto ve ne furono in tutta Europa.
Lo scoppio della guerra nell'estate del 1914 fu il risultato di diverse cause concatenate che avevano origine da molto lontano. Il risultato di questo complesso processo fu però un conflitto che nessuno dei contendenti avrebbe immaginato così lungo e devastante non solo per i soldati in trincea, ma per il mondo intero.
La Grande Guerra rappresentò un momento molto importante per i popoli sottoposti alla dominazione straniera. Da una parte essa permise alle potenze occidentali di concludere il processo di occupazione coloniale; dall'altra, invece, innescò il "declino dell'Occidente", l'inizio di una presa di coscienza dei popoli colonizzati che avrebbe avuto conseguenze essenziali per la sorte del Novecento.