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"Giosuè Carducci fra letteratura e vita civile": Conferenza

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Giovedì 15 ottobre 2015, alle ore 18.00, nell'Aula Magna del Liceo cantonale di Lugano 1 il professor William Spaggiari terrà una conferenza dal titolo "Giosuè Carducci fra letteratura e vita civile"

William Spaggiari

        Giosuè Carducci fra letteratura e vita civile

 

giovedì 15 ottobre 2015

ore 18.00

Aula Magna del Liceo cantonale di Lugano 1

Viale Carlo Cattaneo 4

Lugano

 

L’incontro sarà moderato da Lorenzo De Santis, docente di Italiano dell’istituto.

 

Forse nessun autore moderno italiano è stato vittima di tanti fraintendimenti e interpretazioni tendenziose come Giosuè Carducci (1835-1907), per lo più catalogato come esponente di una letteratura vecchia e retorica, e di una poesia artificiosa e celebrativa. Eppure, a prescindere dall’assegnazione del premio Nobel (1906) la sua attività si esplicò in ogni campo con risultati di assoluto rilievo, dall’insegnamento (quasi mezzo secolo di magistero all’Università di Bologna) alla critica letteraria (memorabile, fra l’altro, il commento al Canzoniere di Petrarca), dall’esercizio poetico (all’insegna di uno sperimentalismo che si univa alla devozione per i classici) all’impegno politico (fra la controversa appartenenza ai circoli massonici e la nomina a senatore del Regno). Soprattutto, Carducci raggiunse i risultati più alti nella poesia degli affetti privati e della rievocazione storica (la perfezione della Grecia antica, l’austera romanità, il Medioevo cavalleresco) e nel “commento” in versi delle vicende sociali e civili, in un intreccio continuo di abbandoni lirici e affioramenti polemici, di forti tensioni e rabbiose contrapposizioni, dando sempre prova di alta moralità, nobiltà di stile, intransigente spirito democratico.

Nella conversazione di oggi, il relatore intende mettere in luce questi aspetti della personalità intellettuale del “poeta della terza Italia”, con riferimento anche ai momenti più discussi della sua vicenda biografica: la “scomunica” da lui pronunciata contro il papa, la cosiddetta “svolta” monarchica con gli omaggi alla regina Margherita di Savoia, la sua isolata denuncia del genocidio degli Armeni colpevolmente tollerato dalle potenze europee, l’ultima fiammata d’amore per la giovane Annie Vivanti.

 

William Spaggiari è professore ordinario di Letteratura italiana all’Università degli Studi di Milano. È membro di Comitati scientifici di riviste e di collane (anche in Svizzera: “Versants”, Ginevra; “Testi della cultura della Svizzera italiana”, Lugano; “Biblioteca di studi e testi italiani”, Friburgo). Fa parte dell’Istituto Lombardo di Scienze e Lettere e dell’Accademia Ambrosiana di Italianistica. Ha partecipato a convegni di studio ed ha tenuto corsi, lezioni e conferenze in Università e Istituti di cultura di vari Paesi europei e negli Stati Uniti. L’attività di studio si è rivolta in prevalenza a questioni, correnti, autori del Sette-Ottocento. Tra i suoi volumi: Carducci. Letteratura e storia, Firenze, 2014; Geografie letterarie. Da Dante a Tabucchi, Milano, 2015. Ha curato edizioni di testi di Leopardi, Giordani, Carducci, Algarotti e dei Carteggi del periodo elvetico (1801-1813) dello scienziato G. Venturi. Recente è un suo contributo su Editoria letteratura fra Milano e la Svizzera italiana.

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