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Asino chi legge, 21 febbraio 2011

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Anche quest’anno, nell’ambito del progetto d’istituto di animazione culturale «Gli immediati dintorni», in biblioteca si terranno gli incontri mensili di presentazione dei libri, a cui ognuno di voi può partecipare per proporre un libro e/o per raccogliere suggerimenti di lettura.

In questa riunione dell'«Asino chi legge» abbiamo presentato:

 

James G. Ballard, Crash, Einaudi

Ad accomunare le vite del narratore, James Ballard, e dello scienziato televisivo e psicopatico Robert Vaughan è la passione morbosa per gli incidenti stradali con il loro strascico di morte, deformazione e mutilazione dei corpi, commistione di tecnologia e carne, lamiere e sesso. Entrambi sono reduci da scontri che hanno modificato la loro percezione di cose e persone. Attorno a loro si muovono le figure di Catherine, la moglie di James, con la sua attrazione omoerotica per Karen, la dottoressa Helen Remington, il cui marito è morto nello schianto con l'automobile di James, e altri individui a loro volta presi nelle spire del fascino perverso della tecnologia e del suo impatto sulla vita umana. Il tutto descritto con algido, clinico distacco.

 

Brunonia Barry, La lettrice bugiarda, Garzanti

È estate e l'oceano ruggisce al largo della città di Salem. Towner Whitney è tornata dove tutto è cominciato. A Towner sembra ancora di vedere la sua gemella Lindley mentre, con lei, ride e legge il futuro secondo un'antica arte trasmessa di madre in figlia tra le strane donne della famiglia Whitney. Towner era fuggita da tutto ciò, prigioniera del senso di colpa e della follia. Perché l'ultima volta che aveva previsto il futuro, Lindley era morta. Quindici anni dopo, la scomparsa dell'amata zia Eva la costringe a fare ritorno. Per ritrovarla, Towner non ha altra scelta: deve affrontare il segreto che la lega indissolubilmente a Lindley. Un segreto che affonda le radici in un passato inconfessabile che molti, nel clan Whitney e nella chiusa comunità di Salem, hanno cercato di rimuovere...

 

Laura Bossi, Storia naturale dell’anima, Baldini Castoldi Dalai

Contrariamente ai secoli trascorsi, oggi non si parla più dell'anima. Questo saggio si propone di spiegare le ragioni di questo silenzio, soltanto apparente. Se l'anima non è più nominata, il termine si ripresenta sotto altre forme. Il percorso scelto dall'autrice attraversa varie discipline, teorie e movimenti culturali, dalla biologia e bioetica alla filosofia, dalla teologia alla psicanalisi, dall'arte alla letteratura. Ogni aspetto del sapere è indagato dalla studiosa, rivisitando il passato e i modi in cui l'anima, trasfigurata o travestita, si ripresenta. 

 

Nazim Hikmet, Gran bella cosa è vivere, miei cari, Mondadori

Pubblicato nel 1962, un anno prima della sua morte in esilio a Mosca, Gran bella è cosa vivere, miei cari è un romanzo la cui gestazione ha accompagnato gran parte della vita di Hikmet. Pur trattandosi di un'opera di fiction, le vicende che Hikmet racconta sono attinte dalla sua biografia: sua è la voce del narratore, un uomo morso da un cane rabbioso che attende la fine del periodo di incubazione isolato in una capanna dell'Anatolia lasciandosi andare alle intermittenze della memoria e del cuore; suo è il "materiale di vita" che si accumula nelle pagine, gli squarci sull'infanzia, i momenti di attivismo politico, le sofferenze dell'esilio; suo l'incancellabile ricordo di un'amatissima donna, Anushka, sfuggente e contesa.

 

Carlos Ruiz Zafón, L’ombra del vento, Mondadori

Una mattina del 1945 il proprietario di un modesto negozio di libri usati conduce il figlio undicenne, Daniel, nel cuore della città vecchia di Barcellona al Cimitero dei Libri Dimenticati, un luogo in cui migliaia di libri di cui il tempo ha cancellato il ricordo, vengono sottratti all'oblio. Qui Daniel entra in possesso del libro "maledetto" che cambierà il corso della sua vita, introducendolo in un labirinto di intrighi legati alla figura del suo autore e da tempo sepolti nell'anima oscura della città. Un romanzo in cui i bagliori di un passato inquietante si riverberano sul presente del giovane protagonista, in una Barcellona dalla duplice identità: quella ricca ed elegante degli ultimi splendori del Modernismo e quella cupa del dopoguerra.

 

Emile Zola, Teresa Raquin, Einaudi

"Teresa Raquin", che inaugura la grande stagione artistica di Zola, è una delle opere più rappresentative del realismo francese. Sposata infelicemente a Camillo, un uomo debole e malato, Teresa si lascia sedurre da Lorenzo, ex pittore nullafacente, cinico, parassita. Insieme concepiscono e portano a termine l'assassinio di Camillo. In questo romanzo - definito dall'autore un "grande studio psicologico e fisiologico" - Zola vuole raccontare, nella secchezza bruciante di un referto clinico, la storia di una degradazione. Ne risulta un'opera scabrosa, vero e proprio romanzo nero insieme appassionante e inquietante. 

 

Stefan Zweig, Storia di una caduta, Adelphi

Perdere il favore di coloro da cui dipende la nostra stessa vita. Mordere la polvere quando si è conosciuto il fulgore degli altari. Non essere più amati. È il destino intollerabile che accomuna i protagonisti delle due novelle qui riunite: una dama del Settecento e un cane. E il dolore, il furore, il desiderio di vendetta non saranno meno violenti nell'animale che nella donna.

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Il Liceo cantonale di Lugano 1 è nato come unico liceo del Canton Ticino nell'anno scolastico 1852-1853.  Nei suoi primi anni di vita il liceo contava dai 20 ai 30 studenti. Attualmente nel Canton Ticino esistono 6 istituti di studi superiori. 
Oggi, il solo Liceo cantonale di Lugano 1 conta 50 classi e più di mille studenti.


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