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Fonti e Bibliografia

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Le fonti e gli studi sulla storia del nostro istituto sono molti. Ne presentiamo una selezione.

Fonti sulla storia del Liceo di Lugano

Si è lavorato parecchio sulle fonti archivistiche (archivio del Liceo cantonale di Lugano, Archivio di Stato, Archivio storico della Città di Lugano, Libreria Patria presso la Biblioteca cantonale di Lugano) e sulle pubblicazioni ufficiali («Annuario Ufficiale del Cantone Ticino»; «Bollettino / Raccolta ufficiale delle leggi e decreti esecutivi del Cantone Ticino»; «Conto-reso (dal 1922 «Rendiconto») del Consiglio di Stato»; «Foglio officiale (dal 1922 «ufficiale») del Cantone Ticino»; «Processi verbali del Gran Consiglio»; varie edizioni di «Notizie e programmi» (poi «Notizie e dati»), pubblicate prima annualmente poi con varia regolarità fra il 1908 e il 1939. Hanno invece ricevuto attenzioni minori i numeri di «Scuola Ticinese» con articoli, peraltro non particolarmente numerosi, sull’insegnamento liceale. Fra i materiali d’archivio sono particolarmente importanti le relazioni annuali sulla gestione dell’istituto, che dal 1975 sono corpose e approvate dal Collegio dei Docenti. Fra le fonti non ufficiali sono stati dovutamente sfruttati due preziosi libri di memorie: Giovanni Ferri, Cronaca del Liceo-Ginnasio. Memorie di un ottuagenario, Lugano 1920, e Camilla Bisi, Il romanzo del Liceo, Bologna-Genova 1928 (rist. Milano 1937). Invece manca ancora uno spoglio sistematico di articoli e polemiche sul Liceo usciti su giornali e periodici ticinesi, salvo la rivista «Il nostro Liceo», organo dell’associazione degli ex allievi stampato fra il 1956 e il 1991, e «L’Educatore della Svizzera italiana», stampato fra il 1855 e il 1972. Per gli anni in cui il Liceo cantonale fu istituito sono importanti i carteggi di Carlo Cattaneo e di Stefano Franscini, da leggere oggi nelle seguenti edizioni: Carteggi di Carlo Cattaneo, a cura di Margherita Concarini Petroboni, Mariachiara Fugazza, Carlo Agliati, Firenze-Bellinzona 2001-2010 (opera in più volumi non ancora completata, arriva al 1856 per le Lettere di Carlo Cattaneo, al 1844 per le Lettere dei corrispondenti); Stefano Franscini, Epistolario, a cura di Raffaello Ceschi, Stefano Marcacci, Fabrizio Mena, 2 voll., Bellinzona 2007.

Sul piano culturale sono importanti le prolusioni, tenute regolarmente dal 1852 al 1973; alcune di esse sono di tenore accademico (p. es. quella di Carlo Cattaneo, Prolusione a un corso di filosofia nel Liceo ticinese, Capolago 1852; quella di Luigi Piccioni, Appunti e note sulla evoluzione della critica letteraria in Italia, Bellinzona 1896; quella di Romano Amerio, Processo dell’umano e del divino nella poesia di Virgilio, Lugano 1930), altre sono di indirizzo pedagogico (quella di Angelo Pizzorno, Difendiamoci dalla volgarità, Lugano 1907), altre di riflessione didattica (quella di Francesco Chiesa, La questione dei componimenti, Lugano 1907 [prolusione del 1906]), altre di divulgazione scientifica. Ma specchio degli interessi culturali dei docenti sono le pubblicazioni, ora di carattere scientifico, ora di carattere didattico, ora di carattere divulgativo, ora di carattere letterario, su cui il catalogo del Sistema Bibliotecario Ticinese offre documentazione abbondante, anche se non completa. Si tratta, evidentemente, d’uno specchio parziale, perché non tutti i docenti scrivevano in passato o scrivono oggi, ma non c’è ricerca storica che non incontri ostacoli e limiti.

Per gli antichi collegi religiosi, soprattutto per il Collegio S. Antonio, è invece fonte preziosa il fondo antico della Biblioteca cantonale di Lugano: è possibile distinguervi i libri che i chierici insegnanti facevano acquistare per sé, apponendovi la propria nota di possesso, dalle donazioni occasionali e dai libri d’uso scolastico, a volte compulsati fin verso la fine dell’Ottocento.

 Bibliografia

Le pubblicazioni di carattere complessivo sul Liceo cantonale di Lugano sono tre: Virgilio Chiesa, Il Liceo Cantonale. Profilo storico, Lugano-Bellinzona 1954 (ricerca ampia dalla fondazione del Collegio S. Antonio in poi, ricca di notizie preziose, anche se non mancano le concessioni all’aneddotica; si tratta, comunque, d’una monografia tuttora imprescindibile); Romano Amerio, Il Palazzo degli Studi di Lugano 1904-1979, Lugano 1979 (catalogo d’una mostra, ricco di fotografie fino al 1970); Giampaolo Cereghetti (et al.), Il Liceo cantonale di Lugano. Centocinquant’anni al servizio della repubblica e della cultura, Lugano-Bellinzona 2003 (contiene: Giampaolo Cereghetti, Presentazione, pp. 7-11; Fabrizio Mena, L’avvio di una scuola d’élite «per la patria, la libertà e il progresso», pp. 13-23; Silvio Guerri, La proposta pedagogica di Carlo Cattaneo, pp. 25-65; Giancarlo Reggi, Per una storia culturale del Liceo, pp. 89-148; Silvano Gilardoni, Cronistoria del Liceo cantonale in Lugano (1852/53 – 2001/02), pp. 149-219; completa il volume la raccolta di fotografie Una giornata liceale, di Aline D’Auria, pp. 67-87). Quest’ultima pubblicazione è completata, con particolare riguardo per l’ultimo cinquantennio, dalla raccolta di testimonianze C’era una volta il professore. L’identità del docente liceale e i cambiamenti intervenuti negli ultimi decenni del secolo scorso, a cura di Michela Maiocchi e Gianfranco Pescia, Lugano-Bellinzona 2012. Si veda anche l’articolo di Pietro Montorfani, Carlo Cattaneo e il Liceo cantonale. Una complessa eredità, in Cattaneo dopo Cattaneo, a cura di Carlo G. Lacaita e Alberto Martinelli, Milano 2021, pp. 125-149, importante per gli approfondimenti inediti che vi si leggono

Per capire l’importanza d’una più moderna formazione degli ingegneri, esigenza cui rispose prima il corso d’architettura del Liceo (1852), poi il Politecnico federale di Zurigo (fondato nel 1854), si veda Carlo Agliati, Ingegneri nel Canton Ticino, in Avvocati, medici, ingegneri: alle origini delle professioni moderne, secoli XVI-XIX, a cura di Maria Luisa Betri e Alessandro Pastore, Bologna 1997, pp. 323-345. Non ci sono studi sulla storia del rifacimento dei programmi fra il 1959 ed oggi, a parte quello settoriale di Giancarlo Reggi, Lingue antiche e italiano nei licei ticinesi, dagli anni Sessanta ad oggi, «Archivio storico ticinese», n. 145 (2009), pp. 112-123.

Due istituzioni oggi autonome si costituirono in tempi diversi entro il Liceo cantonale di Lugano: la già citata Biblioteca cantonale e il Museo cantonale di Storia Naturale. Sulla Biblioteca cantonale non esiste una monografia storica pienamente soddisfacente, perché la pur importante opera collettanea Progetto biblioteca. Spazio, storia e funzioni della Biblioteca cantonale di Lugano, Losone 2005, riguarda prevalentemente l’edificio, in una prospettiva di storia dell’architettura, e solo secondariamente l’istituzione culturale; né possono colmare la lacuna i brevi articoli di Ilse Schneiderfranken, Die Tessiner Kantonsbibliothek, «Librarium», 15 (1972), n. 1, pp. 2-9, e di Luca Saltini, Le evoluzioni di un’istituzione: breve storia della Biblioteca cantonale di Lugano, «Arte e Storia», 7 (2006), n. 27, pp. 20-29. Sul Museo, invece, disponiamo del bel volume di Alessandro Fossati, Investigatori della natura: 1853-2003, centocinquanta anni di Museo cantonale di storia naturale, Bellinzona 2003.

Del Collegio S. Antonio, a parte il fondo della biblioteca, a Lugano non è rimasto nulla, poiché i Somaschi nel 1852 portarono con sé il loro archivio, oggi conservato alla Maddalena di Genova. Perciò è tanto più preziosa la tesi di laurea del Somasco Ugo Raimondi, Il Collegio S. Antonio di Lugano, dei Padri Somaschi. Contributo alla Storia della Controriforma e della Cultura nel Canton Ticino, discussa all’Università cattolica di Milano nell’anno accademico 1953-1954; la Libreria Patria di Lugano ne possiede due copie: l’originale e una versione leggermente ampliata del 1956, ambedue dattiloscritte. Sono invece insufficienti le notizie contenute nel primo capitolo del volume di Virgilio Chiesa. Sulla storia e la fortuna della Methodus studiorum disponiamo ora di due importanti monografie di Daniela Corzuol: Scuole normali e studio della retorica nella Lombardia austriaca del Settecento. Francesco Soave figura di mediatore fra area italiana e area tedesca, Pisa 2007 (Letteratura e dintorni, 13), e Francesco Soave e il trattato pedagogico della Methodus studiorum. L’influenza della famiglia Riva di Lugano nei collegi somaschi della Lombardia austriaca in una prospettiva europea, Bellinzona 2013 (Itinerari, 15). Il primo studio è fondamentale, anche perché presenta in appendice il testo latino della Methodus con a fronte una versione in italiano di Federico Beccaria; il secondo va usato con qualche cautela, ma è importante sia perché spiega bene la ricezione dell'empirismo lockiano da parte di Francesco Soave, sia perché fornisce notizie importanti sulle scuole di tedesco in Lombardia, nel Ticino e nel Comasco, dove era al servizio di chi esportava la seta e la lana in Germania. Sono, questi ultimi, i primi albori dell'istruzione professionale. Una rassegna d’una certa ampiezza, ma settoriale, dei libri della biblioteca del Collegio S. Antonio si trova in Giancarlo Reggi, Istruzione classica e istruzione filosofica nel Ticino, fra Collegio S. Antonio e Liceo cantonale, in Letteratura e riflessione filosofica nel mondo greco-romano. Atti del corso d’aggiornamento per docenti di latino e greco del Canton Ticino (Lugano, 21-23 ottobre 1999), Lugano-Milano 2005, pp. 9-40.

Del Collegio asconese esiste un archivio, che sta alla base della monografia del benedettino Fridolin Segmüller, Das Päpstliche Kollegium Papio in Ascona, Freiburg (Schweiz) 1930, tradotta in italiano con il titolo Il Pontificio Collegio Papio in Ascona, a cura di Roberto Benigno Comolli, cui si deve anche una nota d’aggiornamento (Ascona 1984).

Infine, sul sistema scolastico lombardo al tempo della restaurazione è imprescindibile l’opera collettanea Problemi scolastici ed educativi nella Lombardia del primo Ottocento, 2 voll., Milano 1977-1978; sull’istruzione liceale serve soprattutto l’ampio saggio, ivi contenuto, di Donatella Giglio, I ginnasi e i licei lombardi nell’età della restaurazione, pp. 87-192.

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IL LICEO CANTONALE DI LUGANO 1

Il Liceo cantonale di Lugano 1 è nato come unico liceo del Canton Ticino nell'anno scolastico 1852-1853.  Nei suoi primi anni di vita il liceo contava dai 20 ai 30 studenti. Attualmente nel Canton Ticino esistono 6 istituti di studi superiori. 
Oggi, il solo Liceo cantonale di Lugano 1 conta 50 classi e più di mille studenti.


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